Abolito il LUL telematico
Accolte le richieste del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Il decreto legge “Disposizioni urgenti per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili” – approvato ieri dal Consiglio dei Ministri e annunciato da Palazzo Chigi con un comunicato stampa – contiene l’abrogazione dell’art. 15 del decreto legislativo 15 settembre 2015, n. 151. La disposizione abrogata prevedeva, infatti, che a partire dal 1° gennaio 2019 il Libro unico del lavoro avrebbe dovuto essere tenuto in modalità telematica presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, demandando ad un decreto ministeriale (ad oggi non emanato) l’individuazione delle modalità tecniche ed organizzative della tenuta. Finora, però, nulla era stato fatto proprio per la farraginosità delle procedure da attuare. “Si tratta di un grande passo avanti verso la semplificazione amministrativa”, ha dichiarato la Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone. “A tal proposito la denominazione ´telematico´ non deve trarre in inganno. La nuova tenuta del Libro unico avrebbe, infatti, rappresentato un ulteriore aggravio di adempimenti per aziende e professionisti, a cui il Ministro Di Maio ha posto rimedio”, ha sottolineato la Presidente.
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