Retribuzioni tracciabili, obbligo in vigore
Dal 1° luglio è in vigore il nuovo obbligo sulla tracciabilità delle retribuzioni, introdotto dalla Legge di bilancio 2018 per contrastare il lavoro “nero”. In un’intervista a RaiNews24 Simone Cagliano, esperto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, ha illustrato le novità di questo provvedimento. A cambiare sono, infatti, le modalità di pagamento degli stipendi, che coinvolgono sia i datori di lavoro sia i committenti. “D’ora in poi – ha spiegato Cagliano – i lavoratori potranno percepire le retribuzioni attraverso tre modalità: un bonifico sul conto IBAN del lavoratore, una modalità elettronica o tramite un assegno che dovrà essere consegnato al lavoratore o ad un suo delegato”. L’esperto ha poi consigliato a datori di lavoro e committenti di utilizzare un modulo da far firmare al lavoratore, tramite il quale quest’ultimo possa scegliere la modalità di pagamento con cui preferisce ricevere la retribuzione. Il modello, si ricorda, è stato predisposto anche dalla Fondazione Studi all’interno del vademecum sulle retribuzioni tracciabili: una guida utile per chi è alle prese con il nuovo obbligo di legge.
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